Magnifico Fratello e - come
volete voi - Figliolo, salute e tutto me stesso in Cristo.
Avendo ricevuto una [lettera] di
V[ostra] C[arità], risponderò, ovvero più presto parlerò insieme a voi e alla
cordialissima Madonna Laura, che, dandovi a Cristo, desidero di voi che non
cadiate in tiepidezza, ma che cresciate di continuo; perché se per caso vi lasciaste
allacciare (impadronire) dalla tiepidezza, non diventereste spirituali,
ma sareste più presto carnali, e - per meglio dire il proprio suo vocabolo -
sareste diventati più presto farisei, che cristiani e spirituali.
Il tiepido - ovver fariseo - fa
questo: che, convertendosi, lascia i peccati grossi, ma si diletta poi di
quelli piccoli, [L -125] ovvero non ha rimorso di
coscienza dei peccati piccoli; e, come sarebbe (= per esempio), lascia
di bestemmiare e dir villania (= ingiurie), ma poi non si piglia troppo
affanno se ben (= per caso) si stizza così un poco, ovvero se ben (=
per caso) vuol mantenere la sua ragione, non vuol cedere al compagno; come
sarebbe (= per esempio) taglia via da sé il dir male di altri, ma non
istima molto peccato se ben tutto il dì ovvero spesso si diffonde nei parlari
(= chiacchiere) oziosi e inutili; - come sarebbe (= per esempio)
non mangia troppo né si empie di vino come fanno gli ubriachi, ma però gli
piace mangiare senza bisogno qualche frascheria (= cosuccia) che gli
piace; come sarebbe (= per esempio) s'astiene dalle sensualità viziose
della carne, ma poi si diletta delle conversazioni ed altre circostanze; come sarebbe,
gli piace stare all'orazione due ore, e poi nel resto del dì la distrazione è
la sua compagna; come sarebbe, non cerca gli onori, ma se gli son dati, ovvero
se è lodato, se ne tiene in buono (= ci prova molto gusto). E quello che
ho esemplificato nelle cose antedette [L -126] (= predette),
esemplificatelo voi in tutte le altre.
Basta che facciate questa
conclusione: che il fariseo - ovvero tiepido - si taglia via da sé il grosso e
ritiene il minuto; lascia stare le cose illecite, ma vuole le lecite tutte;
raffrena la sensualità dell'opera, ma gli piace la sensualità del vedere; così
vuole il bene, che non vuole tutto il bene (= vuole il bene ma solo
parzialmente); così si raffrena in parte, che non si vuole raffrenare in
tutto: e non dico in un tratto e in poco tempo, ma neanche in più volte e in
lungo tempo.
Ma quello che vuole diventare
spirituale fa il contrario, perché comincia a tagliare via da sé: e quando un
dì ha tagliato via una cosa, l'altro dì ne taglia via un'altra, e così va
perseverando fino a che abbia tolto via la pellazza (= pellaccia) e la
scorza della carne. Come sarebbe (= per esempio, taglia via da sé le
parole nocive, e poi le inutili, e poi non parla se non di cose fruttuose; come
sarebbe (per esempio) taglia via da sé le parole e i modi stizzosi, e
poi usa parole e modi mansueti ed umili; come sarebbe, [L -127] fugge
gli onori, e poi - quando gli vengono - non solo non se ne compiace dentro, ma
abbraccia i vituperi e le risbassazioni (= umiliazioni) e gode in
quelle; come sarebbe, non solo s'attiene dall'atto concesso dal Matrimonio, ma
spicca via da sé anche le cose fatte per sola sensualità, per più bellezza e
accrescimento della Castità; come sarebbe, non solo vuole stare all'orazione
una ovvero due ore, ma vuole levare spesso la mente sua a Cristo. E quello che
ho discorso (= fatto passare) in queste cose, discorretelo voi nelle
altre.
Dolce Madonna Laura, e voi, caro
Messer Bernardo, pigliate e pensate le mie parole con l'affetto con cui le
dico; perché non dico che facciate ogni cosa in un giorno, ma ben dico: Vorrei
che aveste l'occhio vostro a fare ogni dì qualcosa di più, e scemare (= diminuire)
ogni dì qualche appetito (= tendenza) e sensualità, ancorché vi fosse
concessa; e questo per amore di voler crescere in virtù, e diminuire le
imperfezioni, e fuggire il pericolo di cadere in tiepidezza. [L -128]
Non
vi pensate che l'amore che io vi porto, né che le buoni parti (= doti)
che sono in voi possano fare che desideri che siate santi piccoli. Vorrei, e
desidero - e voi siete atti, se volete, diventare gran santi, purché vogliate
crescere e restituire più belle quelle parti (= doti, talenti) e grazie
al Crocifisso, dal quale le avete (= il quale ve le ha date).
Io, per tenerezza ed affetto
d'amore che vi ho (= che ho per voi), pregovi vogliate essere contenti
di compiacermi in questo. Perché io so il colmo della perfezione, io so l'abbondanza
delle grazie, io comprendo i frutti, i quali vuol fare (realizzare) il
Crocifisso in voi, e a qual segno (= grado, vetta) vi vuol condurre.
Dolce Madonna Laura, e voi,
amabile Messer Bernardo, non guardate che sia io che vi dico questo, ma
guardate l'affezione che vi porto, guardate come spasimo di desiderio della
vostra perfezione, guardatemi il cuore, che io ve lo mostro aperto. Io son per
(= sono pronto a) spargere il sangue per voi, purché facciate questo.
Sappiate che mi dorrebbe fino
all'anima, [L -129]se non mi credessi (= se non fossi sicuro)
che dovreste non solo far questo, ma ancora ogni cosa più grande che sia stata
fatta da chi (= qualunque) Santo ovvero Santa si voglia.
Ma confidandomi (= siccome so)
che volete essere fedeli al Crocifisso, vi ho scritto questa non con la penna,
ma con il cuore, insieme pregandovi a tenere buon conto di lei, e leggerla
spesso - se ben volete, ogni settimana -, che vi prometto, se la considerate bene,
che senza ogni altro libro vi scuserà un libro (= vi farà da libro), il
quale - se lo metterete in opera insieme con il libro della dolce memoria della
Croce di Cristo - vi condurrà a perfezione grande.
Non vi ho scritto parola alcuna
che non abbia in sé un so che. Il che, se lo ritroverete, penso che vi sarà
utilissimo e di gran guadagno.
E perché non posso così spesso
(come desidererei) scrivervi, mi sarà caro che non perdiate questa, perché
spero in Cristo che ogni volta che la leggerete vi sarà una nuova lettera, e da
questa medesima [L -130]ve ne potrete sempre fare una
nuova da vostra posta (= per conto vostro).
Cordiale Madonna Laura, abbiatemi
compassione che (= se) non posso soddisfarvi (come vorrei), per la
stanchezza del corpo. Vi raccomando la perfezione vostra e di Messer Bernardo;
e così a voi, Messer Bernardo, [raccomando] la vostra e la sua. Io sono debitore
all'uno e all'altra (cfr. Rom. I, 14) e voglio che non mai questo debito
sia soddisfatto dal canto mio.
Raccomandatemi [alle preghiere
dei] vostri cari figlioli e figliole.